Camí de Llorito S/N 43007 Tarragona
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Congregazione dei Padri Rogazionisti del Cuore di Gesù
Manda, Signore, i santi apostoli alla tua Chiesa.
La Congregazione dei Rogazionisti del Cuore di Gesù è un Istituto religioso clericale di vita apostolica di diritto pontificio. In forza del Battesimo siamo inseriti nella Chiesa. Riconosciamo che ha ricevuto dallo Spirito Santo, attraverso il Fondatore, sant'Annibale Maria Di Francia, il carisma speciale che è l'intelligenza e lo zelo della parola di Gesù. La messe è abbondante, ma gli operai sono pochi; Pregate dunque il padrone della messe affinché mandi operai nella sua messe (cfr Mt 9,37-38; Lc 10,2). Viviamo in castità, povertà e obbedienza nello spirito del quarto voto del Rogate, che ci impegna a vivere, testimoniare e diffondere questo specifico carisma.
L'identità spirituale ed apostolica della Congregazione trova la sua azione, secondo l'esempio e l'insegnamento del santo Fondatore, nella missione di:
IL NOSTRO FONDATORE: SANT'ANNIBALE MARIA DI FRANCIA
Messina, 1851-1927
Sant'Annibale Maria Di Francia intuì molto presto e con chiarezza l'importanza primaria della preghiera per le vocazioni, secondo il mandato di Gesù: "La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe di mandare operai della sua messe» (Mt 9,37-38; Lc 10,2). Il “Rogate” (De Rogate Dominum messis = Prega il padrone della messe) definirà il suo carisma e quello di tutta la sua opera. Nel 1964, assumendo tale ispirazione, Papa Paolo VI istituì la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni.
Nel quartiere Avignone, il più povero e degradato della sua città natale, fondò gli Orfanotrofi Antoniani. Nel 1887, per svolgere la sua opera di cura e di preghiera, ormai diffusa in tutto il mondo, fondò la Congregazione delle Figlie del Divino Zelo del Cuore di Gesù e, dieci anni dopo, i Rogazionisti del Cuore di Gesù.
Il 16 maggio 2004 Papa Giovanni Paolo II lo ha proclamato Santo.
Dal 1970 il Santuario della Vergine di Loreto, a Tarragona, è affidato alla cura dei PP. Rogazionisti, che – secondo l'opinione dei tarragonesi – hanno sviluppato e continuano a svolgere una grande opera pastorale e sociale.